Отзывы о 27" Монитор BenQ SW270C, 2560x1440, 60 Гц, IPS
610 отзывов пользователей o BenQ SW270C
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BenQ SW270C?
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Не знаю, как объяснить. Поняла раньше, я бы, очевидно, заменить продукт...








Ma facciamo un passo indietro, e nell'iniziare l'analisi di questo schermo, trovo giusto segnalare che oramai con i pannelli QHD da 27" credo di avere una certa familiarità: in questi anni ho utilizzato infatti con piacere un PLS (una sorta di ips evoluto) di casa AOC (modello q2770Pqu) dalla resa eccellente (), mentre nell'ultimo anno ho avuto il piacere di testare un monitor TN da game sempre di casa Benq, con frequenza di aggiornamento a 144hz (il Benq XL2740).
IL MONITOR: PRIMO IMPATTO
Il pacco arrivatomi è risultato da subito piuttosto pesante, sensazione per altro confermata anche post montaggio visto che con i suoi 10 kg. circa, il monitor SW2700PT non è di certo tra i più leggeri della categoria.
In ogni caso aperta la confezione vi troverete dinnanzi ad alcuni pezzi da assemblare, partendo dal piedistallo che andrà avvitato sulla base grazie alla comodissima vite posta sul fondo (avvitabile a mano). Il packaging inoltre include una serie di cavi, ovvero:
- cavo Display port;
- cavo DVI;
- cavo USB;
- cavo alimentazione.
Completano l'offerta, le istruzioni, un controller OSD (molto pratico e funzionale), un CD... e le mitiche "orecchie" di plastica (paraluce), che risulteranno utilissime in caso di posizionamento del monitor vicino ad una finestra/fonte luminosa.
Esaminando il monitor a livello prettamente estetico, ci troviamo dinnanzi al classico pannello con cornice non troppo pronunciata, dove lateralmente (a sinistra) sono state collocate nr. 2 prese di tipo USB 3.0, ed inoltre un comodissimo slot per schede SD (caratteristica comodissima per noi fotografi).
Sul profilo basso troviamo il pulsante di accensione oltre a quelli utili a navigare nell' OS del pannello... sinceramente dopo averlo testato a fondo in queste giornate, ho trovato molto più semplice settare al meglio il Benq grazie allo switch con cavo, con cui ho familiarizzato da subito in quanto davvero intuitivo.
Lo schermo risulta ruotabile rispetto a sinistra e a destra di qualche grado, ed inoltre è facilmente regolabile anche in altezza: dopo poche morbide regolazioni sarete in grado di settare al meglio il pannello, posizionandolo anche con la giusta inclinazione rispetto al vostro viso.
LE PRESTAZIONI: IL MIO TEST
Premesso che adoro la fotografia ma mi ritengo solamente un fotografo amatoriale (armato di Nikon Full Frame D750), in questi giorni ho testato il monitor, accoppiandolo al mio pc di casa così configurato:
- Processore AMD 8350 overcloccato a 4600 Mhz
- Scheda Madre Sabertooth FX990 R2.0
- Scheda Video MSI Gtx 1080 - 8 GB
- Ram 16 GB 1866 Mhz
oltre a SSD da 512Gb Samsung Evo, alimentatore Corsair 700W, etc.
Ovviamente la mia MSI 1080 (scheda video) non ha avuto problemi a supportare il 2k garantito dal monitor in ogni situazione, al pari dei precedenti monitor utilizzati... prima di acquistare il monitor però un occhiatina alle caratteristiche del proprio sistema, per capire se è in grado di supportare il 2k offerto dal monitor, non guasterà.
Primo importante suggerimento: se volete fruire della profondità di colore a 10 BIT, collegate il monitor al vostro PC con un cavo Display Port (cosa che personalmente ho fatto da subito).... collegato con altri tipi di cavo (DVI o HDMI) lo schermo lavorerà con i canonici 8 BIT perdendo quindi un po' del favoloso dettaglio in dotazione.
All'accensione del PC il monitor è stato da subito riconosciuto correttamente da Win10 ed è risultato da subito utilizzabile senza installazioni di ulteriori driver.
SETTAGGIO COLORI E RESA RGB: Al contrario del precedente Benq da me testato (arrivatomi con una calibrazione di fabbrica molto scarsa) sul quale avevo realizzato addirittura un video per mostrare come avevo settato le varie impostazioni, questo SW2700PT arriva calibrato in maniera molto soddisfacente ...sensazioni iniziali per altro supportate e confermate dal foglio inserito dalla stessa Benq in confezione, dove il produttore riporta risultati e grafici del settaggio eccellente effettuato in fabbrica.
Sono rimasto colpito inoltre in positivo dalle proposte pre-cofigurate da Benq, ed ho trovato per me molto aggradante la resa garantita dal profilo "Adobe RGB" (che difatti utilizzo attualmente).
A proposito di profili, molto interessante anche quello Bianco e Nero, particolarmente utile in caso di lavori su scatti e lavori appunto in B&W.
Per i fotografi più esperti non poteva mancare inoltre il software di proprietà Benq "Palette Master Element", che garantisce un numero elevatissimo di settaggi... ovviamente e come riportato da altri utenti, ognuno potrà utilizzare il software che preferisce per settare al meglio la periferica.
Qualsiasi sia la configurazione che andrete ad impostare, rimane di base un CONTRASTO sempre elevatissimo, e soprattutto una resa di colori sensazionale: lavorando in post-produzione con PhotoShop sono rimasto davvero soddisfatto delle sfumature sui colori percepibili, che davvero permettono di intervenire su colori, luci, ombre, etc., avendo sempre la sensazione di estrema fedeltà del risultato visualizzato.
Sono rimasto invece un poco più perplesso circa la RETROILLUMINAZIONE del monitor, visto che a schermata nera non risulta completamente omogenea e l'illuminazione non ben uniforme; inoltre incredibilmente per un pannello IPS, cambiando l'angolo di visione (guardando il pannello lateralmente) sembra davvero che lo schermo perda di nitidezza o comunque non mantenga l'estremo dettaglio che è in grado di offrire ponendosi frontalmente.
Ok il monitor è chiaramente nato per un utilizzo prettamente fotografico (fotografo centrale di fronte allo schermo correttamente regolato/inclinato), e probabilmente nessuno lo utilizzerà per vedere film in famiglia o con amici (con persone quindi collocate anche lateralmente rispetto allo schermo), ma con altri IPS utilizzati in passato avevo goduto di un angolo di visione più soddisfacente, per cui trovo giusto segnalarlo.
Per concludere, segnalo che ho scaricato anche il comodissimo SW "Eizo Test Monitor", che non ha fatto altro che confermare le mie sensazioni positive riguardo a questo pannello.
NEL CONCRETO...
Sono appena rientrato dalle ferie sulle Dolimiti, per cui in questi giorni ho utilizzato il monitor per lavorare con PS gli scatti effettuati con la mia D750 accoppiata ad un Tamron 35 1.8.
Inutile negare che la soddisfazione è tangibile, e soprattutto finalmente risulta semplice lavorare sulle zona di ombra e luce visto il dettaglio e la nitidezza delle immagini (e la resa superlativa dell' RGB).
Lavorando con file .NEF sono riuscito a recuperare foto e dettagli che credevo persi (ok qui molto del merito và attribuito alla reflex di casa Nikon), e sullo schermo ho sempre riscontrato massima fedeltà di riproduzione, con alcune zone della roccia dolomite che risultavano davvero sorprendenti per contrasto e pulizia delle immagini.
Ho realizzato un video (allegato a questa recensione): spero che nonostante il dettaglio scarso (dovuto all'enorme compressione effettuata per poter caricare il video sulla piattaforma) riusciate a cogliere ciò che stò cercando di spiegarvi in queste righe.
Il mio test non poteva terminare senza aver provato il display in game: ero troppo curioso di vedere come si comportava lo schermo IPS in questo senso (si sà che gli IPS spesso faticano ad offrire prestazioni elevate, al pari dei pannelli TN).
Ebbene durante le mie sessioni in game con Hitman, WoW, Watch Dogs, sono rimasto sorpreso in positivo: nessun effetto scia e giochi scorrevoli e piacevoli, segno di un tempo di risposta decisamente valido (5ms indicati dal produttore, che secondo benchmark attendibili in rete risultano in realtà circa 15ms reali).
E' chiaro che il monitor non è nato per giocare e chi stà cercando uno schermo prettamente da gaming troverà soluzioni migliori sul mercato, ma devo dire che per chi gioca saltuariamente (come me, visto che non ho più tempo a disposizione) può rappresentare una valida soluzione, nonostante questo non sia stato progettato per questa finalità. Tenete conto inoltre che i colori riprodotti in game sono superlativi e anche questo aiuta nel gustarsi il gioco.
CONCLUSIONI
Il Benq Sw2700pt è un monitor progettato per soddisfare le esigenze di fotografi anche professionisti, e in effetti grazie alla resa cromatica pazzesca e ai settaggi possibili, difficilmente scontenterà anche i più esigenti.
Come ho segnalato qualche riga sopra però qualcosa non mi ha convinto al 100%, per cui ritengo che il voto più corretto sia di 4 stelle, anche se oggettivamente i piccoli problemi riscontrati non inficiano sull'utilizzo che solitamente ne faccio io a livello fotografico amatoriale.
Sempre difficile infine consigliare un monitor (anche perchè davvero ognuno ha il suo gusto e le sue aspettative/esigenze specifiche), ma se come me amate la fotografia o siete fotografi professionisti, difficilmente rimarrete delusi da questo Benq SW2700PT, visto che ha tutto per soddisfare anche i più esigenti.
Sicuramente per ora è il migliore IPS da me provato in termini di resa RGB e sarà sicuramente il mio fedele alleato per i miei lavori in post produzione.

A distanza di alcuni mesi ho verificato il monitor con un nuovo colorimetro X-Rite i1Display Pro, acquistato appositamente.
Ho eseguito una moltitudine di misurazioni e prove varie, sia con il software Palette Master Element di Benq, sia con DisplayCal + Argill CMS, sia infine con iProfiler di X-Rite, al fine di trovare la migliore impostazione possibile in fatto di fedeltà cromatica, contrasto e copertura degli spazio colore.
Riporto, quindi, quello che ho riscontrato, che potrebbe essere di utilità per altri.
Il primo luogo, la calibrazione e profilazione di fabbrica è discreta, ma non è la migliore possibile e non rende completamente merito al pannello AU Optronics installato.
La coperta dello spazio colore AdobeRGB è di poco più del 97% (99% sRGB), la corrispondenza dei colori mostra un Delta E medio di circa 3 (quindi accettabile), che in alcuni casi supera 7, ma soprattutto il contrasto si ferma a 700:1.
La calibrazione è difficile: il software Palette Master Element di Benq, che avrebbe il pregio di caricare il profilo direttamente nell'hardware, non riesce a regolare a dovere il bianco: pur con molte prove, risulta sempre superiore a 7000 Kelvin (spesso oltre 7100 K), il che non offre una buona percezione dei colori.
Verificando il profilo creato, inoltre, il risultato è abbastanza buono, ma la corrispondenza dei colori con AdobeRGB mostra DE medio di circa 2,5 e massimo di 4.
Gamma e temperatura colore sono accettabili, ma nulla più.
Per contro, la calibrazione hardware porta il contrasto a 1100:1, il che è una valore eccellente.
La calibrazione software (con iProfiler o DisplayCal) si dovrebbe basare sulla modalità "custom"; ma se tale modalità rende un buon bianco (regolandolo su "personalizzato" nel menù del monitor), il contrasto resta fermo su 700:1 e la coperta di AdobeRGB non supera i 97,5%.
La soluzione però esiste ed è la seguente:
- calibrare e profilare con Palette Master Element in modlaità avanzata;
- settare il gamut su "native", in modo da avere il massimo gamut dal pannello;
- impostare LUT16 bit (preferibilmente) ed il massimo numero di campioni di misura;
- lasciare il bianco su D65, gamma 2.2, nero assoluto e scegliere la luminosità voluta (140 cd/mq è la mia preferita);
- ultimata la calibrazione e profilazione hardware con PM Elements, eseguire una calibrazione e profilazione software con DisplayCal o iProfiler;
- impostare i parametri come di regola (D65, gamma 2.2, luminosità nativa).
Questa soluzione, con doppia calibrazione, consente di comulare i benefici delle due sopra dette ottenendo i seguenti risultati: contrasto oltre 1100:1, spazio colore 99,7 AdobeRGB e 99,9 sRGB, Delta E medio di 0,36 e massimo di 1,54, bianco quasi perfetto a circa 6450 Kelvin.
Personalmente la calibrazione software l'ho effettuata con DisplayCal e 2026 campioni di lettura.
Così facendo il monitor offre risultati straordinari, con un contrasto altissimo, fedeltà cromatica eccellente ed altrettanto eccellente copertura dello spazio colore AdobeRGB, che supera il dato dichiarato, sfiorando persino il 100 %.
Aggiungo, quindi, uno screenshot dei risultati della profilazione.
RECENSIONE ORIGINALE
L’SW2700PT è un monitor di alta gamma, wide gamut e destinato all’uso fotografico, di video editing e ad ogni altra applicazione che necessiti di fedeltà nella riproduzione cromatica e ampia copertura dello spazio colore.
Infatti, il prodotto BENQ promette di offrire una copertura del 100% dello spazio colore sRGB e del 99% di quello Adobe SRGB, una doppia calibrazione di fabbrica (di entrambi gli spazi colore) per una fedeltà assoluta della riproduzione, un rapporto di contrasto di 1000:1 e la possibilità di calibrazione harware con caricamento della LUT creata direttamente nel monitor stesso.
Anticipo subito che buona parte di tali promesse risultano sicuramente mantenute, con qualche dubbio in ordine al livello di contrasto ed alla calibrazione. Ma, a prescindere da questi aspetti che richiedono approfondimento, il prodotto rimane ugualmente molto interessante per la fedeltà cromatica che offre e per le prestazioni generali, davvero elevate in rapporto al prezzo.
PANNELLO
E’ uno dei pochi monitor fotografici a non utilizzare un pannello LG, ma un AU Optronics. Nella sostanza non cambia molto: il monitor è provvisto di un ottimo 27” IPS con tecnologia AH-VA con angoli di visione che di fatto sono un po’ inferiori rispetto a quelli dei modelli che adottano LG, ma che per contro mostrano un contrasto apparente più elevato. Scrivo “apparente” perché, misurandolo realmente con il colorimetro Datacolor Spider 5 di cui dispongo, con luminosità di 240 cd/mq risulta di circa 640:1, che è un valore buono, ma non eccezionale. Riducendo la luminosità dello schermo verso un più accettabile 180 cd/mq il contrasto misurato si è ridotto a 615:1. Non ho certezza, tuttavia, che sia realmente così perché, come dirò nel prosieguo a proposito della calibrazione personalizzata, non è ancora chiaro se le letture e più in generale i problemi che ho incontrato derivino dal monitor stesso, dal colorimetro ovvero da un’incompatibilità tra i due.
L’unico appunto certo che si può muovere al monitor è alla risoluzione: per chi, come me, è abituato ad usare schermi DELL con pannello 4K la risoluzione di questo monitor può essere un passo indietro. Va anche detto, però, che la gran parte dei monitor professionali di questa dimensione adottano analoga risoluzione.
STRUTTURA
L’SW2700PT è spartano, nel senso corretto del termine di essenziale e funzionale.
Le plastiche sono satinate, semplici e lineari, ma al contempo robuste e di aspetto professionale.
Ampia la regolazione verticale.
Molto interessante il telecomando a filo per accedere rapidamente alle impostazioni preferite: non avevo mai provato una soluzione del genere, ma dopo essermi abituato non ne farei volentieri a meno.
In dotazione c’è pure la palpebra sui tre lati, il cui uso è facoltativo.
CALIBRAZIONE DI FABBRICA
L’ho verificata con il colorimetro Datacolor Spider 5 ed il software DisplayCal + Argyll CMS ed i risultati sono stati ottimi, ad eccezione del punto di bianco.
Quest’ultimo, infatti, è stato misurato in 6600 K con luminosità settata a 240 cd/mq ed in circa 6100K con luminosità portata a 180 cd/mq. Ribadisco, però, che non ho certezza che le rilevazioni siano corrette e, quindi, per il momento non ne tengo conto.
In ordine alla fedeltà cromatica, sia per lo spazio colore sRGB, sia per quello AdobeRGB plurime misurazioni eseguite hanno riscontrato un deltaE medio inferiore ad 1 e quello massimo minore di 3. Da notare che le massime discordanze si ritrovano sono nei colori molto scuri, che non è opportuno correggere mai per non alterare il livello di contrasto, e che un deltaE minore di 3 è irrilevabile per la vista. Tutte le tonalità medio e chiare risultano fedelissime, con un deltaE che raramente supera 0,5.
Quel che sorprende e che rivela ancora di più la destinazione professionale del monitor è che variando la luminosità e cambiando spazio colore tra i due suddetti la precisione del colore rimane sostanzialmente costante.
Nel complesso, quindi, la calibrazione di fabbrica risulta eccellente (con l’unico punto da verificare in ordine al bianco) e si conferma pienamente la perfetta idoneità del prodotto all’uso da parte di un’utenza che non accetta compromessi.
CALIBRAZIONE E PROFILAZIONE PERSONALIZZATA
Come detto, il monitor consente, attraverso l’utilizzo del software proprietario Palette Master Element, di eseguire la calibrazione e la creazione di un profilo colore personalizzato facendo uso di un colorimetro supportato, ossia Datacolor Spider 4 e 5 oppure X-Rite i1 Display Pro. Il profilo così creato, nella forma di matrice o LUT, viene caricato direttamente nell’hardware, ossia nel monitor.
Va precisato che tali calibrazioni dell’utente vengono assegnate alle modalità denominate Calibration 1 e 2 e, di conseguenza, non alterano le modalità precalibrate in fabbrica. Inoltre, dato che sono caricate nell’hardware, rimangono nel monitor anche se lo si sposta su altro computer.
Nei fatti, nonostante sia un dispositivo elencato tra i pochi supportati, il mio Spider 5 non ha funzionato bene con il sofware Palette Master Element.
Sebbene abbia sempre impostato il punto di bianco a D65, solo una volta il risultato prodotto è stato di 6499 K, mentre in tutti gli altri casi il bianco è stato fissato a oltre 7000 K, il che dà risultati inaccettabili. Ho anche provato ad impostare il bianco a 6000 K, ma il risultato non è cambiato: il bianco è stato settato comunque sui 7000 K, il che è ben visibile perché rende un’immagine del tutto insoddisfacente.
Ho provato a cambiare dalla modalità avanzata a quella semplice, a scegliere la matrice anziché la LUT ed a variare la luminosità, ma non ho notato miglioramenti.
Ho, quindi, contattato il supporto tecnico della BENQ che mi ha risposto che lo Spider 5 non darebbe risultati ottimali e che sarebbe opportuno usare un i1 Display Pro.
Non ho alcuna certezza, quindi, al momento riguardo al fatto che il problema derivi da un malfunzionamento del mio colorimetro (cosa che potrebbe essere, dato che anche le letture del bianco calibrato di fabbrica sono risultate variabili), oppure da un malfunzionamento del monitor / software BENQ (cosa che potrebbe egualmente essere, perché con lo stesso colorimetro ho calibrato via software altri due monitor in questi giorni, con buoni risultati), oppure da una sorta di non perfetta compatibilità tra l’uno e gli altri (come sostiene il supporto Benq).
Eseguirò altre prove, ma probabilmente acquisterò a breve un i1 Display Pro.
Per contro, segnalo che con la calibrazione personalizzata eseguita il rapporto di contrasto risulta incrementato sino ad oltre 800:1.
UNIFORMITA’
Un problema che sembra avere colpito particolarmente i monitor fotografici BENQ è quello dell’uniformità del pannello.
Quello fornitomi non presenta problemi particolari: non ho notato alcun difetto degno di nota. Neppure ho riscontrato light bleeding, se non in misura molto marginale e trascurabile.
Se ad occhio l’uniformità pare ottima, risulta esserlo anche con la misurazione strumentale. Solamente gli angoli in alto a sinistra ed in basso a destra mostrano una deviazione della luminosità rispettivamente del 3% e dell’1,4%. Il contrasto mostra fluttuazioni più marcate, dell’ordine del 5% abbondante, ma si tratta comunque di dati nella norma e che non sono rilevabili ad occhio.
UTILIZZO REALE
Da appassionato di fotografia, l’utilizzo di un monitor così ben calibrato in fabbrica è un piacere assoluto.
Ho riscontrato come effettivamente ora abbia corrispondenza assoluta tra le immagini visualizzate nei software di sviluppo RAW che utilizzo quotidianamente (Capture One, DXO PhotoLab e ON1 PhotoRAW) e quelle poi processate in JPG.
Impostando, tramite il comodissimo comando a filo, il profilo colore AdobeRGB (che deve essere selezionato anche nelle impostazioni di Capture One e che è, invece, prescelto da DXO PhotoLab) vedo esattamente quello che poi risulterà essere il file d’immagine finale; ove scelga di salvare il file JPG finale con profilo colore sRGB (scelta preferibile per la maggiore compatibilità) è sufficiente passare al profilo colore sRGB sul video, sempre tramite il comando a filo, per avere una visione prefetta dell’immagine.
Riguardo alla risoluzione non posso proprio lamentarmi: per quanto sia abituato ad un buon monitor DELL 4K, i pixel di questo 27” BENQ bastano e la precisione del colore me lo fa comunque preferire. Rimane fermo che se fosse un monitor con le stesse caratteristiche di colore ed il panello 4K sarebbe anche meglio (si veda la versione da 32”).
In ordine al contrasto, al di là delle letture strumentali la mia impressione visiva è che sia molto elevato; naturalmente, sino a quando non avrò verificato il colorimetro e/o acquistato quello nuovo, non ne avrò certezza.
Ad ogni modo, indiscutibile è che la qualità d’immagine è molto, molto elevata.
Il lettore di schede sul lato fa comodo, ma una porta USB in più non avrebbe guastato.
IN CONCLUSIONE
Nel complesso, ritengo il prodotto ottimo.
L’unico difetto segnalato da altri, ossia i problemi di uniformità del pannello, nel mio caso sono assenti.
La qualità d’immagine risulta indubbiamente eccellente (salvo il contrasto, da verificare) e la riproduzione del colore è certamente impeccabile.
A fronte di un prezzo importante di per sé, ma sicuramente contenuto rispetto alla concorrenza in grado di offrire un analoga qualità d’immagine (EIZO in primis), il prodotto non fatica a raggiungere la massima valutazione.
In attesa di verificare i dati di contrasto e soprattutto la calibrazione hardware, prudenzialmente ritengo che sia corretto assegnare 4 stelle.
